Introducción a la historia del teatro para niños y jovenes, Paolo Beneventi, 2004
traducción por Freddy Artiles

“Ante todo es necesario puntualizar que no se trata de una obra más dentro del conjunto de una bibliografía escasa, sino de un libro único en el panorama de un campo de investigación que ha permanecido por muchos años virgen, como una triste doncella medieval esperando al caballero que la rescate de la sombría torre de su castillo. Y este caballero, como en las emocionantes aventuras del Orlando furioso, ha resultado ser italiano, y tan apasionado por su tema como los antiguos paladines por su dama”. El presente libro es único porque expone por primera vez, en un discurso global, una historia completa del teatro para niños y jóvenes sólidamente documentada por citas de numerosas fuentes que abarcan los distintos períodos que esta historia comprende".
Freddy Aróles, traduttore prologo all'edizione cubana, La Habana, 2001

"De extraordinaria pudiera calificarse la investigación realizada por Beneventi, si alguien dudara puede remitirse a la extensa bibliografía, de libros y publicaciones periódicas, que acompaña al trabajo. No hay zona del campo teatral que no haya rastreado para encontrar datos del tema que lo obsesiona. Lo hace, además, recogiendo criterios de todos los protagonistas aún cuando no coincida con su criterio, haciendo galas de su honestidad". Marilyn Garbey, "Oficina del historiador de la ciudad de la Habana", web,  giugno 2004.

"Beneventi logra una envidiable acumulación de material de primera mano, desde crónicas de las diversas épocas, hasta testimonios de los más diversos protagonistas. Además, equilibra de una forma ejemplar los análisis puramente artísticos con la reflexión acerca de los factores sociales que dan lugar al surgimiento de un género u otro. De una forma muy dialéctica establece la relación entre la función del teatro como espectáculo y sus vínculos con el universo educacional". Amado del Pino, " Diario Granma" , web, La Habana, 18.8. 2004.
Paolo Beneventi: Teatro - Animazione Teatrale
Nuova guida di animazione teatrale, di Paolo Beneventi e David Conati, Sonda, 2006 - 2010 ***

Non si tratta di insegnare ai ragazzi a fare il teatro, ma di aiutarli alla consapevolezza di una forma di espressione e comunicazione, complessa e completa, che essi fondamentalmente già possiedono, come possiedono la capacità di parlare e disegnare, senza che nessuno glielo abbia mai intenzionalmente insegnato. Si tratta di offrire, prima ancora che un aiuto, un riconoscimento culturale a questa loro capacità.
“Il volume spazia dall'uso del corpo e della voce alla scrittura di un testo per il teatro, ad indicazioni sul trucco e sull'uso delle macchine, videocamera, computer, luci ed amplificazione con considerazioni pratiche anche relative agli spazi della rappresentazione. Nella nuova edizione aggiornata e ampliata, nuovi capitoli sono stati dedicati all'interculturalità, all'aggiornamento sull'uso dei mezzi tecnologici, al confronto con esperienze internazionali e alle testimonianze da realizzazioni concrete e messe in scena”. Scheda Feltrinelli, 2010
"Paolo Beneventi e David Conati spiegano come fare animazione teatrale costituisca un approccio globale al sapere e alla conoscenza, ricollegabile alle più recenti acquisizioni della psicologia dell'età evolutiva e in grado di rispondere a una serie di esigenze proprie dei bambini. In particolare, gli autori sottolineano il carattere non settoriale e specialistico di questa attività e la possibile e proficua «convivenza», nella pratica, del lavoro sul corpo con l'utilizzo della tecnologia: dalla televisione al computer, dai videogiochi a Internet.". "Scena" n.45, giugno 2006
"Con un approccio molto diversificato, che va da considerazioni storiche a vere e proprie tecniche di scena, dalle tecniche di rilassamento e autoascolto del corpo alla possibilità di utilizzare la tecnologia come strumento rappresentativo, questa guida mette in luce la ricchezza dell'attività teatrale e la sua capacità di creare". Emanuele Scoppola, "La Nuova Ecologia", n.9, ottobre 2006.
“E’ molto più di una guida pratica all’animazione teatrale; è anche un semplice e gradevole testo di Media Education, di alfabetizzazione ai/attraverso/sui media. (...) La descrizione delle attività e le testimonianze dei protagonisti danno al volume un tono di vita vissuta, di concretezza, di realtà, che fa quasi ritenere semplice proporre e realizzare esperienze di questo genere nelle scuole; questo realismo, che mentre leggi il libro ti dà l’impressione di vederli, quei corpi saltellanti, quelle smorfie buffe ed esilaranti, quelle faccine compiaciute o attente, è ottenuto grazie alle descrizioni puntuali e precise degli autori.”. Manola Civiletti, Università di Palermo, Corso di Laurea in Formatore multimediale. Ipotesi di un progetto di DVD-ROM.
Adottato come testo d'esame nel corso di Pedagogia Generale, corso di laurea per Educatore della Prima Infanzia della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo, tenuto dal professor Ignazio Licciardi, anno accademico 2006-2007.
Fare animazione teatrale, di Paolo Beneventi, Sonda 1993

"Leggendo il libro,  sembra proprio di seguire una serie di laboratori come uditori, pronti a cogliere nei metodi dell'animatore, quella sensibilità che gli permette di tirar fuori dai ragazzi la creatività e la teatralità che ciascuno di loro custodisce e spesso nasconde nel proprio essere". In "Dramma.it, la casa virtuale della drammaturgia contemporanea", giugno 2006.

"A leggere Beneventi tornano in mente i discorsi sulla centralità espressiva della persona, o del gruppo, fatta di corporeità, immaginazione e capacità affabulativa. Grandi discorsi, dibattito di anni. Ma lui taglia corto e fa scendere in campo direttamente i protagonisti dell'animazione, i bambini". Mimmo Varone, "BresciaOggi",  9.12.93

"Giovanni, Francesca, Matteo, sono solo tre dei numerosi bambini che imprimono il loro nitido punto di vista a questo libro, leggibile come un rigoroso e stimolante saggio sull'animazione, ma anche come una sorta di romanzo "pluralistico" in cui l'infanzia, finalmente, si vede rappresentata con onestà e verità". Letizia Bolzani,  "Ti-Tatr", aprile 1994
Adottato come testo d'esame per il corso di Storia e critica dell’animazione teatrale all'Università di Torino - Savigliano, tenuto dal professor Armando Petrini, anno accademico 2002-2003.
"Introduzione alla storia del teatro-ragazzi" non è disponibile in libreria, ma si può avere richiedendolo direttamente all’autore.
Introduzione alla Storia del Teatro Ragazzi, di Paolo Beneventi, Ponte alle Grazie - La Casa Usher, 1994

"Il libro riveste un interesse particolare perché è in assoluto la prima storia generale del teatro considerata in relazione all'infanzia". A colloquio con Paolo Beneventi, a cura di Letizia Bolzani, "Ti tatr", semestrale del gruppo Svizzera italiana ASTEJ , associazione svizzera  teatro per l’infanzia  e la gioventù, aprile 1994.

"Un tentativo di scavare sotto l’albero, alla ricerca delle radici, del primo incontro tra ragazzi e teatro (...) Parte dai “paides koreutai” dell’Atene classica (...) fa un salto nei paraggi dei sagrati, delle chiese medievali (...) si avvicina alle “compagnie dei fanciulli” della Firenze rinascimentale ed ai ragazzi attori d’epoca elisabettiana". Mimmo Varone, “Bresciaoggi”, 5.4.94

"Sull'incertezza degli esiti Beneventi deve aver riflettuto molto, perché consapevole dei rischi che si corrono quando si vuole uscire dai binari della consuetudine o peggio ancora tralasciare i sentieri canonici indicati dai metodi della moderna storiografia. Ma ha rischiato. E ci fornisce un lavoro di ricostruzione di indubbia utilità: non esistono in Italia strumenti di così esauriente consultazione". Rosella Picech, "Sfoglialibro", 2, 1994

"Certe idee relative al teatro dei bambini e ragazzi si scopre che hanno 2000 anni. Un esempio per tutti, ma significativo: è molto antico l'uso strumentale dei bambini, quello che fa commuovere le mamme. Si fanno fare ai bambini cose banali o stupide e poi li si applaude: secoli addietro erano utilizzati come puttini - magari spalmati d'oro - sulle fontane, vestiti come angioletti ingentilivano le feste... oggi decorano spot pubblicitari, o sognano (loro o piuttosto i genitori?) di imitare il successo televisivo di Ambra". Marisa Marzelli, "Corriere del Ticino", 24,10.94
Adottato a Cuba come libro di testo nelle Escuelas de Instructores de Arte.
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*** Il libro non è più nel catalogo Sonda e non è stato possibile finora recuperare il PDF definitivo. Con un clic sulla copertina si possono leggere e scaricare le bozze.